Aiuto nelle manovre
In questi giorni ci siamo resi utili per le manovre da effettuare sulla barca. Abbiamo imparato a fare i nodi, necessari negli attracchi. Non sempre gli attracchi erano semplici, alcune volte ci è capitato di fare attracchi in posti in cui era un po’ difficile, e dovevamo arrangiarci al meglio di ciò che riuscivamo a fare, per esempio quando dovevamo attraccare, piantando i Picchetti a terra, col martello.
Uno dei nostri compiti era anche quello di stare attenti a non toccare le sponde del Canale, oppure i muri, per evitare danni alla barca.
Dovevamo entrare nelle chiuse con cautela. Quando eravamo dentro la chiusa, immediatamente qualcuno saltava a terra, o si arrampicava sul muro, per arrivare alle bitte a agli anelli per legare le cime, passate dai compagni. Quando le porte si erano chiuse dovevamo tenere le barche, per evitare che si muovesse, e sbattesse contro le altre barche che si trovavano nella chiusa insieme a noi, man mano che la barca saliva, o scendeva, noi dovevamo tendere le cime, per tenere il più fermo possibile la barca. Non è così semplice come a dirlo, nelle chiuse si formano delle correnti molto forti, ed era necessario tirare molto sulle cime.
Tutte le volte che passavamo sotto i ponti, o quando c’erano passaggi stretti, dovevamo aiutare il professore: tutti quanti avevano un compito, che poteva cambiare in ogni situazione, ognuno faceva ciò che doveva e che gli era stato assegnato. Le prime volte era più difficile, andavamo a sbattere un po’ ovunque, ma gli ultimi giorni siamo riusciti sempre più a trovare la perfezione in ciò, senza toccare, e anche a velocità più elevate!